Pausa pranzo fuori casa

come scegliere il porta pranzo perfetto

Testo e ricetta a cura di Myriam Sabolla www.thefoodsister.it

Cucinare (e soprattutto portare in ufficio) il proprio pasto è una scelta ambiziosa, con le vite che facciamo, e non si può negare che possa essere anche faticosa. Ma la buona notizia è che l’organizzazione e la pianificazione vengono in nostro aiuto per semplificarci la vita, anche in questo caso, e ci possono facilitare nel costruire delle nuove abitudini più salutari (ed economiche!).

Se ti sposti fuori casa, è importante scegliere cibi facili da trasportare: polpette, frittate e farinate, zuppe, wrap di verdure, insalate (dove per insalate non intendo “quattro foglie di lattuga”, ma piatti unici di cereali, legumi, verdure, semi oleaginosi, completi e sazianti). Evita cibi troppo unti, che si sbriciolano molto facilmente o che richiedono tassativamente di essere scaldati prima di essere consumati: a questo proposito trovi, più sotto, un’ottima ricetta da consumare a temperatura ambiente!

In ogni caso è fondamentale scegliere il contenitore giusto per mantenere il cibo fresco e buono. In commercio ci sono tantissime soluzioni: variano i materiali, le forme, le dimensioni, ma quello che davvero è importante è che le chiusure tengano bene l’olio e i liquidi, per evitare disastri in fase di trasporto.

Ecco alcuni consigli per fare la scelta giusta.

Porta pranzo perfetto: che caratteristiche deve avere

Portavivande, Gavetta, Schiscetta, Barachin, Gamella, o anche il più esotico Bento: ci sono tanti nomi per indicare il porta pranzo, quanti i modelli in commercio. Al di là di come lo vogliamo chiamare, ci sono alcuni dettagli a cui rivolgere la nostra attenzione quando scegliamo il contenitore per il nostro pranzo in ufficio.

Innanzitutto, il materiale: deve essere robusto, possibilmente infrangibile, ma allo stesso tempo leggero perché molto probabilmente lo trasporteremo sulle nostre spalle nel tragitto da casa a lavoro.

Poi, verifica sempre che il contenitore si possa lavare in lavastoviglie: hai già dovuto lavorare per prepararti il pranzo, non vorrai anche dover lavare i piatti a mano! Controlla anche che sia microwave safe, ovvero che possa essere utilizzato per riscaldare le pietanze in microonde senza pericolo che si sciolga o che faccia scintille (quindi, da questo punto di vista, il metallo non è ideale).

Un’altro elemento davvero importante da considerare è la tenuta delle guarnizioni e delle chiusure: lo abbiamo già detto, non vogliamo inondare di olio o liquidi vari la nostra borsa. Verifica quindi che la chiusura sia ermetica (questo è anche un vantaggio per la conservazione in frigorifero del pasto).

Ultimo punto: l’ideale è avere un contenitore con più scomparti, per tenere separati sapori diversi, oppure condimenti, o ancora ingredienti con modalità di conservazione e riscaldamento diverse.

Cos’altro ti potrebbe servire per pranzare fuori casa? Un thermos può essere utile per mantenere le bevande calde, se per esempio ti piace bere tè o caffè mentre lavori. Anche una bottiglia riutilizzabile o in metallo può esserti comoda per tenere acqua, estratti e altre bevande fredde.

Gli involucri riutilizzabili in cera d’api possono essere usati, per esempio, per confezionare fette di pane, barrette di cereali homemade o muffin. È anche comodo avere una sacca robusta in tela, o una piccola borsa termica in estate, in cui conservare il porta pranzo isolandolo dal resto.

Cavolfiore speziato al forno

Anche se ti trovi a mangiare fuori casa, magari senza un microonde per scaldare le pietanze, ci sono alcuni piatti che si prestano ad essere consumati a temperatura ambiente, e sono buonissimi!

Prova ad esempio questo cavolfiore speziato, cotto in forno, facilissimo da preparare e ottimo per le tue pause. Aggiungi un cereale in chicco, ad esempio del grano saraceno, e delle proteine (per esempio dei legumi) e avrai un pasto bilanciato e completo.

  • Il cavolfiore è ricco di vitamina C, ha poche calorie ed è fonte di sulforafano, di steroli e di di-indolo-metano. È un ingrediente super versatile in cucina, perché a seconda di come lo andiamo a cuocere (ma si può anche mangiare crudo) assume un sapore delicato – al vapore o lessato – o più intenso – crudo o al forno.
  • Le spezie sono conosciute sin dall’antichità per il loro potere antimicrobico, antifungino e antibatterico. La curcuma, in particolare, è stata studiata per le sue proprietà antinfiammatorie e per il potenziale effetto neuro protettivo. E poi regala un bellissimo colore giallo oro a tutto quello che cuciniamo!

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 cavolfiore
  • 200g di yogurt bianco non zuccherato (anche vegetale, per es. di soia)
  • la scorza e il succo di un limone
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • 1 cucchiaino di paprika affumicata
  • 1 cucchiaino di cumino in polvere
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Procedimento

-Mescola tutti gli ingredienti, tranne il cavolfiore, e tieni da parte.

-Sbollenta il cavolfiore intero, con le foglie in giù, per 8/10 minuti.

-Cospargilo con la crema di yogurt e inforna a 190° per circa 1 ora.

-Servi caldo o a temperatura ambiente, tagliato in grosse fette.

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