5 consigli per imparare a gestire le pause

e lavorare meglio

Testo e ricetta a cura di Myriam Sabolla www.thefoodsister.it

Quante volte, mentre lavori, hai saltato il pranzo oppure l’hai consumato davanti al computer. Qui chi è senza peccato scagli la prima pietra, perché scommetto che almeno una volta è successo a tutti. Ecco perché potrebbe essere utile seguire qualche consiglio per prendersi delle vere pause, guadagnando in salute e produttività.

La mancanza di separazione tra spazi e tempi del lavoro e della vita personale si è diffusa e aggravata ancora di più nei lunghi mesi di lockdown tra il 2020 e il 2021, quando quasi tutti – dipendenti e freelance – sono stati costretti ove possibile a lavorare da casa. Le pause, a maggior ragione quando si lavora da casa, sono fondamentali per lavorare meglio. Ma come fare per staccare davvero? Prova a seguire questi 5 step.

  1. Analizza la tua giornata

Prova a prendere nota, per una settimana almeno, di come usi il tempo: puoi farlo con un tool come per esempio Toggl. Ti potrai facilmente accorgere che la tua produttività non è costante, ma segue flussi più o meno intensi a seconda dei momenti. 

La prima cosa da fare, quindi, è analizzare il nostro modo di lavorare e capire come ci sentiamo durante la giornata. Anche calcolare il nostro cronotipo – un pattern biologico che influenza la produttività nei diversi orari – può essere un valido aiuto. Così si può scoprire se si è più attivi la mattina o il pomeriggio, e qual è il momento migliore per fare pause – comprese quelle per mangiare – durante il giorno. 

  1. Crea una routine

Il passo successivo è fare un elenco delle cose da concludere durante la giornata, diviso per priorità, (puoi usare ad esempio Todoist) e cercare di dedicare al lavoro più intenso sempre gli stessi orari durante la settimana. A questo punto, si possono anche pianificare le pause: è molto più importante farlo quando si lavora da casa.

Prova a bloccare l’ora per il pranzo sul calendario, inserisci una notifica di assenza dal pc e spostati in cucina o sala da pranzo. Se lavori sullo stesso tavolo dove solitamente mangi, sposta tutto momentaneamente.

  1. Basta un Pomodoro! 

Non stiamo (ancora) parlando di ricette: la Pomodoro Technique è una delle più famose tecniche organizzative, e sfrutta il potere rigenerante delle pause brevi – abbinate ad alcune più lunghe – per migliorare la produttività sul lavoro. Il suo nome deriva dal fatto che il suo inventore l’ha sperimentata inizialmente con un timer da cucina, a forma di pomodoro.

Funziona così: si lavora per 25 minuti senza distrazioni e interruzioni (non in multitasking!), poi si fa fa una pausa di 5 minuti (può essere il momento giusto per bere un bicchiere d’acqua, visto che molto spesso, lavorando, ce ne dimentichiamo! Per ricordartene puoi usare un’app come Hydro). Si ripete questo schema per 4 volte e poi si fa una pausa più lunga (20 o 30 minuti). Funziona!

  1. Niente sensi di colpa

La pausa pranzo è tua e puoi farla come desideri, e rivendicarla è un diritto. Pensa sempre che allontanarsi dalla scrivania aiuta a svolgere meglio il tuo lavoro, alleggerendo la mente, nutrendo il corpo e ricaricando le batterie. Te lo meriti! 

  1. Circondati di cose belle 

Mangiamo con tutti i sensi, a iniziare dalla vista. E l’ambiente in cui mangiamo, inevitabilmente, ci condiziona: mangiare alla scrivania, davanti al pc, oltre che essere poco igienico, è piuttosto deprimente. Allontanarsi dalla propria area di lavoro per il pranzo, non significa solo cambiare scenario ma ha anche benefici in termini di salute, perché permette di sintonizzarci con i segnali naturali di fame e sazietà.

Testo a cura di Myriam Sabolla www.thefoodsister.it

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